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Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di alcuni lavoratori dell’EAV al presidente Di Gregorio. 

“Noi in maniera esplicita le abbiamo denominate: Le sale da ballo E.A.V.
Caro Dottor De Gregorio, abbiamo deciso di aprire una rubrica con lei… una di quelle attraverso le quali possiamo condividere le nostre idee e riflessioni sugli indirizzi presi da Eav, e sulla nostra visione da lavoratori di questa società. Sarà sicuramente interessante notare che il divide et impera è diventato un vero cavallo di battaglia in questa azienda. Come una fisarmonica, stringiamo le maglie per ridurre i costi del personale attivo, e poi le divarichiamo per ottenere strutture inutili, con lavoratori inutili, e che neanche funzionano, con a capo ogni giorno un funzionario in attesa del suo contentino per la sua ottima gestione del nulla. Oggi vogliamo parlare delle control rooms. Cominciamo con il contenitore: una sala operativa (quella di Italo o di Trenitalia, ad esempio) include delle professionalità, con tanto di abilitazioni ed esperienze sul campo utili al controllo dei costi dell’esercizio, al rispetto del contratto di servizio, ai rapporti con le altre imprese ferroviarie o con i gestori infrastruttura, e all’applicazione/ assistenza del personale dei treni in caso di anormalità, più o meno gravi. Nel caso specifico delle anormalità, poi, le sale operative/ control rooms necessitano di servizi di terra, che possono essere gestiti, e devono essere gestiti, e sicuramente non di persone che credono di rispondere al telefono per riportare chiacchiere o per fare piacere o dispiacere a chi chiama. Il loro compito non si può certamente ridurre ad assegnare un turno comodo agli amici di tessera , e scomodo a tutti gli altri. Partendo dalla consapevolezza che in eav non abbiamo servizi che possano essere gestiti per la circolazione dei treni in sicurezza, e neanche abbiamo stipulato contratti di service, per sopperire alle nostre mancanze (non è certamente un pulitore con scopa, paletta e uno spray, ma senza neanche un litro d’acqua per lavare che può essere la gestione di una esigenza a bordo; nè tantomeno un servizio inesistente per la stampa dei documenti che lascia in stazione treni che non possono partire, in caso di bisogno, per linee non programmate; oppure il collegamento diretto con chi gestisce la circolazione, se della circolazione non si conosce neanche l’abc, visto che in Eav abbiamo una miriade di circolazioni differenti…ma moltissimi altri potrebbero essere gli esempi di nessuna utilità concreta di queste strutture!), dobbiamo ammettere di aver fatto una serie infinita di scelte felicissime per riempire le stanze e accontentare tutti gli amici. Nelle sale operative sono finiti tutti quelli che non hanno lavorato neanche un giorno all’esercizio attivo: i neoassunti, affamati da uno stipendio discriminatorio e che hanno pensato: “tu poco mi dai e io poco faccio”, e che quindi, non conoscendo il lavoro , non possono gestire proprio nulla e nessuno; quelli che non hanno mai voluto lavorare perché non hanno mai capito che lavoro svolgevano e se ne sono voluti scappare dai treni o dai posti di gestione della circolazione per infrattarsi; quelli che avevano già dei problemi di salute e che quindi hanno avuto paura di perdere l’abilitazione, ma intanto in questi servizi l’abilitazione è stata richiesta e deve essere mantenuta anche! Quelli che dovevano essere inseriti da qualche parte dopo aver ottenuto un parametro in qualche modo, pur essendo invece già inidonei, quindi privi dei requisiti richiesti dal bando stesso , e poi una serie infinita di persone con velleità di comando, nessuna attitudine neanche a casa loro a farlo, e quindi, per questo, molto inadeguati a gestire chicchessia. Se oggi qualcuno decidesse di fare una selezione reale, questi sarebbero adatti a lavare le pietre della massicciata… e sarebbe quindi bastato un parametro 116 a testa, per il risparmio! A capo di tutto, abbiamo risistemato persone che non sapevamo come far lavorare, ma che non hanno nessuna idea di cosa sia una sala operativa. Queste persone: tutti questi lavoratori, entrano nelle procedure aziendali senza avere nessuna consapevolezza delle conseguenze di quello che dicono, o anche che non dicono… e rischiano di interferire negativamente sulla sicurezza e sul nostro budget! Vogliamo parlare della modalità selettiva: non si capisce perché se nel bando sono richiesti dei requisiti, che indicano una specifica categoria di lavoratori, con caratteristiche definite, poi nei casi di gestione si possono limitare a trasferire le informazioni: non bastava un lavoratore qualunque? Non poteva essere una selezione aperta a chiunque? o qualcuno ha scelto le pedine da posizionare sullo scacchiere? Questo dubbio ci assale soprattutto perché si è creato un caso: una linea chiusa da tre anni, e senza sapere come avverrà l’apertura , in quale modalità, con quale servizio, e quando, si è corsi a smentire qualcosa che era stato detto in precedenza, quando si è creata la control room unica delle suburbane: si stabilì che, con parametri e livelli superiori alle caratteristiche proprie del lavoro da svolgere, (cosa ammessa anche da un suo funzionario), un numero di persone avrebbe dovuto lavorare su entrambe le linee. Ora, con la linea chiusa, lavoratori che non hanno gestito nulla per tre anni, bandiamo di fretta e furia, per essere sicuri di poterci accaparrare anche quelle posizioni, una selezione per altri 3 posti, e selezioniamo lavoratori della stessa tipologia suddescritta, e poi chiediamo anche il quarto. Stiamo semplicemente dicendo che avete creato delle scatole vuote inutili, al solo scopo di accontentare qualcuno. Ma non funziona! La nostra considerazione di carattere politico è che forse il Dottor De Gregorio, lo stesso presidente De Luca, siano stati raggirati dai propri collaboratori stessi, in quanto nel merito certamente non sono loro che possono entrare direttamente: e si affidano alle persone sbagliate! Loro guardano il “conto”, ma non le voci che lo compongono! Lasciano fare ad altri.. ma gli altri sono diabolici, Sindacati compresi; specie gli accondiscendenti… che in cambio di parametri stellari (sfidiamo a fare un controllo della lievitazione dei parametri dei sindacalisti in questo periodo soprattutto!), portano un conto falsato! La gestione anche economica di un azienda di trasporti presuppone la conoscenza di ciò che si sta gestendo,ed è inutile chiamare i vari lavapiatti al tavolo.
È il motivo per cui le aziende pubbliche non funzionano e hanno costi esorbitanti.
Il problema è che De Gregorio il deficit non lo paga comunque di tasca sua! Lei sa come funziona un azienda pubblica?
Il governo,sia esso centrale o la
Regione, dice :”qui ci sono 100milioni di euro perché
dobbiamo avere una azienda di
Tpl.
Vedetevela voi e fate in modo che l’opinione pubblica veda dei treni muoversi.
Non importa come ma dobbiamo esistere.
I soldi sono quelli, divideteli!”
E si lascia ai vari pseudo dirigenti/ funzionari e pseudo sindacalisti
la divisione dei compiti e dei soldi. Noi dobbiamo trasportare gente: Cosa occorre?
Una(o più) linee ferroviarie; i mezzi di locomozione; il personale per farli circolare; chi gestisce questo personale e questi mezzi.
Il tutto nel numero giusto.
Tutto il resto è una truffa, e serve a trovare clienti alla politica e a fare salire vertiginosamente i costi. “Lei, a casa sua, per cambiare una lampadina, chiama un elettricista con un falegname, un infermiere e un commercialista con un direttore di orchestra e uno di banca?”
Non credo.
Chiama solo l’elettricista! L’esempio è proprio la control room: a che servono 50 persone per gestire 30 persone che già sanno di loro cosa devono fare?? E’ totalmente inutile! In questo modo si potrebbero risparmiare vari stipendi di cui metà potrebbero essere utilizzati per il prezzo del biglietto, che così diventa accessibile a più persone, e metà li si potrebbe suddividere sulle retribuzioni di chi invece lavora veramente. Abbiamo appaltato lavori come pulizia e manutenzione all’esterno, e continuiamo ad avere un ufficio paghe quando bastava appaltare la funzione a uno studio commercialistico che ti fa 3000 stipendi per 2000 euro al mese? Il commercialista serve a far circolare i treni in sicurezza? No! Lo psicologo aziendale? No! Non servirebbero in ogni caso… tutta questa gente serve solo per giustificare la spesa di questi esseri viventi, e poi chiedono al personale attivo, che veramente fa l’impresa e la sicurezza, di portare il treno da A a B 4 volte anziché 2!
Forse ci sfugge qualcosa? Caro Dottor De Gregorio, prima di pensare che questa sia una accusa, ragioni insieme a noi su questi elementi e prenda come suggerimenti le nostre indicazioni… non siamo tutti solo polemici o sprovveduti…

Buon Natale Presidente