Sono indiziate di tentato omicidio, porto e detenzione di arma da fuoco in luogo pubblico e pubblica intimidazione con l’uso di armi e violenza privata, tutti aggravati anche dalle modalità mafiose previste dall’art. 416 bis 1 c.p le nove persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Il provvedimento è stato eseguito dalla Polizia.
Due degli indagati non sono stati rintracciati e sono attivamente ricercati. Nel corso delle operazioni, sono state eseguite perquisizioni domiciliari all’esito delle quali sono stati rinvenuti diversi quantitativi di sostanza stupefacente già confezionata ed in particolare, 48 bustine ed un involucro contenenti circa 7,3 grammi di cannabis, 100 involucri termosaldati e due confezioni contenenti cocaina per un peso complessivo di 363 grammi circa e denaro contante. Le indagini hanno preso il via a seguito di un tentato omicidio avvenuto il 5 novembre dello scorso anno in piazza Mercato a Napoli a seguito di una lite scaturita da futili motivi avvenuta presso un locale di intrattenimento nel quartiere Posillipo. Gli inquirenti hanno accertato la contrapposizione di due gruppi di giovani riferibili a contesti criminali dei Quartieri Spagnoli e delle “Case Nuove”, zona piazza Mercato; contrapposizione che si è poi tradotta – secondo il quadro delineato dagli investigatori – in ripetute “stese”, e nel tentato omicidio dell’uomo, totalmente estraneo ai fatti ma cugino di uno dei soggetti coinvolti Le attività svolte hanno permesso di individuare non solo il presunto autore dell’agguato ma, altresì, di documentare l’esistenza di un gruppo di giovani spregiudicati, legati, in origine, al clan Contini, operanti nella zona delle Case Nuove. Durante le investigazioni i componenti del gruppo criminale sono stati immortalati in molteplici occasioni in possesso di armi da fuoco ed in alcuni casi è stata cristallizzata anche l’esplosione di colpi d’arma da fuoco sulla pubblica via. Alcuni dei soggetti sono, altresì, indagati per aver utilizzato degli apparecchi cellulari mentre erano detenuti all’interno del carcere di Secondigliano. Uno dei destinatari della ordinanza di custodia cautelare è, altresì, gravemente indiziato del reato di violenza privata posta in essere, in concorso con altri, in occasione di una brutale aggressione avvenuta il 15 maggio 2022 ai danni dei titolari e dei clienti del ristorante “Cala La Pasta” sito in Via Tribunali. Per questa vicenda nel giugno 2022 sono già stati arrestati, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, soggetti legati ai vertici del clan Contini.
Tentato omicidio ed armi, emesse 9 misure cautelari
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