Durante il Consiglio Regionale odierno, la consigliera indipendente Marì Muscarà ha scelto un gesto emblematico per denunciare le criticità della Legge di Stabilità: ha srotolato una lunghissima “pergamena” contenente gli oltre 250 emendamenti presentati alla Legge di Stabilità della Regione Campania, con l’obiettivo quindi di richiamare l’attenzione sull’urgenza di riorientare le risorse della Regione Campania verso la sanità.
“Il buco nero della Regione Campania è la sanità. La sofferenza dei cittadini ammalati, costretti a rinunciare alle cure o a fuggire fuori regione, è troppo alta per fare finta di nulla. È scandaloso destinare 12 milioni di euro a contributi a pioggia per parrocchie, feste, sagre, e la riparazione di marciapiedi, quando queste risorse potrebbero alleviare le lunghe liste d’attesa, rafforzare i pronto soccorso e sostenere le persone con disabilità” – ha dichiarato Muscarà in aula.
Tra gli emendamenti presentati, la consigliera ha proposto di: destinare i 12 milioni del bilancio regionale alla sanità, per garantire il diritto alla salute e ridurre il cronico problema dell’esaurimento dei budget per le prestazioni sanitarie; Sostenere i disabili gravi e gravissimi, sottolineando come, ad oggi, i disabili gravissimi abbiano ricevuto solo il 60% dell’indennità prevista e i disabili gravi siano stati completamente ignorati; Eliminare i contributi discrezionali, come quelli destinati alla riparazione di marciapiedi e interventi ordinari sulle chiese, denunciando l’assenza di criteri chiari e trasparenti nella definizione delle priorità.
“La mia richiesta è semplice: chiedo a tutti i consiglieri regionali di votare i miei emendamenti per dare un segnale di responsabilità e di amore per la nostra Regione. Le risorse pubbliche non possono essere dilapidate in modo arbitrario, ma devono essere usate per tutelare i diritti fondamentali dei cittadini, a partire dal diritto alla salute” – ha aggiunto Muscarà. Infine, l’appello alla Giunta regionale: “Fermiamo questo spreco di denaro pubblico e dimostriamo concretamente di tenere alla salute dei campani. La Campania merita una gestione più giusta e trasparente delle sue risorse”.