La tappa degli Stati Generali delle Politiche Giovanili, organizzati dal Forum Regionale dei Giovani della Campania, svoltasi oggi presso Villa Traiano, ha messo al centro dell’agenda politica i territori marginali e marginalizzati, ma anche la rinnovata attenzione e necessità di concentrarsi sulle sfide e sulle opportunità delle aree interne. Il lavoro di analisi e confronto si è svolto con Tavoli tematici che hanno coinvolto direttamente i partecipanti in un dibattito costruttivo e interattivo.
Giuseppe Caruso, Presidente del Forum Regionale dei Giovani, ha dichiarato: “Parliamo di un forte tasso di spopolamento, di desertificazione, di denatalità nelle aree deboli: problematiche diverse che le aree interne vivono rispetto alle altre aree della nostra regione. Qui c’è un’esigenza diversa della partecipazione, una visione diversa da parte dei giovani del posto. Le aree interne devono essere al centro dell’agenda politica, perché c’è un’osmosi indiretta dove il crescere o il decrescere dell’uno coinvolge inevitabilmente l’altro. Vogliamo dimostrare che le istituzioni sono vicine anche a questi territori”.
Caruso ha sottolineato il momento difficile della partecipazione giovanile: “Sessanta giovani coinvolti cercheranno di dare soluzioni da poter presentare alle istituzioni e poter incidere sul territorio”. Welfare e accoglienza due parole chiave che per i territori delle aree interne sono vitali e Daniele Belmonte Coordinatore del Forum dei Giovani della Provincia di Benevento: “Fare rete renderli attrattivo”.
La parola è passata poi a varie associazioni o realtà territoriali che hanno espresso le opportunità e criticità; nello stesso tempo hanno discusso su come invogliare verso il terzo settore, soprattutto sul servizio civile, nell’ottica di un discorso basato sulla collettività e non sui singoli.
Maria Beatrice Fucci, Responsabile Ricerca Aree Interne di Futuridea, ha sottolineato che “non si può abbassare mai l’attenzione sulle trasformazioni epocali che vivono le zone di osso che rappresentano la parte prevalente del territorio italiano. Trasformazioni che vedono andar via le residue forze giovanili, chiudere attività produttive e abbandonare i propri territori. Puntare quindi su un monitoraggio continuo e un programma di sviluppo innovativo. L’innovazione sta anche nell’attivazione di una rete di relazioni tra una molteplicità di attori”
Presente anche il mondo delle Pro Loco con Barbara Minicozzi che è anche coordinatrice regionale di Servizio Civile: “Dobbiamo puntare sulla cittadinanza attiva e impegno civico. L’obiettivo è la Comunità e il territorio. Le pro loco sono delle sentinelle delle aree interne. Ma il servizio civile è una scelta all’educazione e pace tra popoli. Favorisce solidarietà e inclusione. E’ un’opportunità da cogliere”.
Presente anche Legambiente con Antonio Basile che ha spiegato come nel corso degli anni l’associazione sia diventata organizzazione di promozione sociale: “Dare un segnale alle istituzioni di una presenza viva e forte. Non è la manifestazione banale di una presenza, ma la voglia di farsi sentire. E’ quanto mai necessario farlo a Benevento che vive una serie di criticità sociali, ma anche condizioni assai deprimenti perché ad esempio manca ancora il depuratore”.