Conferenza stampa di fine anno e tradizionale scambio di auguri questa mattina nella sala Santa Maria delle Grazie dell’ospedale ‘San Pio’ dove la direttrice generale dell’azienda, Maria Morgante, ha fatto un bilancio di quanto posto in essere dal suo insediamento avvenuto nell’agosto 2022. I numeri descrivono una struttura che ha saputo sfruttare al meglio tutti i finanziamenti ricevuti per rimettersi in carreggiata attraverso l’adeguamento delle strutture e tante nuove immissioni nell’organico sanitario e amministrativo oltre ad aver provveduto all’acquisto di macchinari all’avanguardia.
La direttrice generale, poi, ha sottolineato l’aumento dei posti letto e il potenziamento delle assunzioni in tutti gli ambiti. Inoltre sono stati riaperti e ristrutturati o lo saranno a breve reparti come neurochirurgia, neurologia, chirurgia d’urgenza, ortopedia, neurorianimazione, il centro di Procreazione medicalmente assistista e la Utic con Emodinamica Interventistica. Lo sguardo, nel frattempo, è già rivolto al 2025 quando il San Pio sarà oggetto di nuovi importanti interventi che permetteranno di fornire risposte adeguate alle richiesta di una utenza sempre maggiore, in primis l’apertura del nuovo Pronto Soccorso fissata per giugno 2025.
“Credo – ha detto la Morgante – che possiamo essersi soddisfatti del risultato raggiunto ma non mi accontento. L’obiettivo è quello di recuperare il tempo perso in passato e se penso al 2025 e al 2026 immagino già nella mia programmazione le tante cose da fare. Sono molte, però, le componenti da mettere insieme. Servirà tempo, ma alla luce dei risultati ottenuti fa ben sperare che nel 2025 porteremo a casa tanti altri tasselli e obiettivi. Il territorio ci guarda. Ringrazio i medici e il personale che hanno contribuito a raggiungere questi risultati. Il dono di poter fare tutto e subito non lo abbiamo. Sono soddisfatta di quanto fatto, ma l’obiettivo è quello di rispondere sempre meglio alle esigenze dell’utenza. La speranza è che dall’esterno non veniamo percepiti in maniera critica. Dopo aver aperto i reparti si è fatta sanità. I pazienti, quelli che ascolto io, sono soddisfatti di come vengono assistiti”.