Tempo di lettura: 2 minuti

“Oggi in Campania sono 640 i pazienti che attendono ancora un organo per il trapianto. In totale nella Regione Campania, si sono espresse sulla volontà o meno di donare gli organi 1.753.019 persone e di queste 1.046.779 hanno scelto per il sì. La provincia più virtuosa è quella di Salerno dove la percentuale di adesioni è del 60,7%”. Queste alcune delle cifre che il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha fornito nel corso del convegno all’Ospedale Monaldi di Napoli sui 30 anni dalla nascita del centro regionale trapianti della Campania che ha sede nell’Azienda Ospedaliera dei Colli. “Nelle Asl campane – ha detto De Luca – dove sono operativi gli Sportelli Amico Trapianti, si registra un più alto tasso di consenso alla donazione. Il 97,3% di consensi, rispetto all’87,2 del dato nazionale delle Asl. Ancora si registra una certa resistenza culturale alla donazione di organi e tessuti che può essere vinta con una valida azione di counseling e sensibilizzazione, perché la sofferenza umana a cui dobbiamo rispondere è forte e da oggi serve più slancio”. De Luca, nella affollata sala convegni del Monaldi, ha ringraziato i primari in pensione impegnati nel settore trapianti. “Una gratitudine – ha detto – a chi ha lavorato con passione in questi anni portando le eccellenze della Campania e di Napoli che non vengono né valorizzate né ricordate. Ai giovani dico vivete con lo spirito della vostra generazione, portate qualcosa di più. Nei medici generali abbiamo visto la stanchezza di chi lo fa da anni, mentre nei giovani vediamo una forte passione da medico di famiglia, che va nelle case, che spesso non fa solo ricette ai malati mandandoli al pronto soccorso”. Il governatore ha sottolineato come “negli anni lontani partiti, sindacati e religione fossero comunità che raccoglievano migliaia di persone. Oggi si sono affievolite. Oggi ci sono comunità civili – ha detto – e voi medici siete una comunità professionale che dovete tenere viva nella comunità civile, non in quella politica che è ormai un circo equestre”. Rivolgendosi poi ai medici in pensione De Luca ha ricordato: “Oltre alla crescita della sanità – ha sottolineato – avete portato anche dei debiti del passato che oggi la Campania paga, mandando in tutto 470 milioni l’anno allo stato centrale per i debiti”.