Si chiude con una sentenza di assoluzione la lunga vicenda giudiziaria che aveva coinvolto tre donne, Maria Lisone, 40 anni, Maria Maturo, 52 anni e Pina Parente, 33 anni, responsabile e dipendenti di una ludoteca in provincia di Benevento. Le tre erano state condannate inizialmente a sei mesi di reclusione dal Tribunale di Benevento per i reati di omessa vigilanza e abbandono di minori, una decisione successivamente confermata in Appello.
La svolta è arrivata grazie al ricorso presentato dall’avvocato Antonio Leone, il quale aveva impugnato la sentenza davanti alla Corte di Cassazione. La Suprema Corte, accogliendo le argomentazioni difensive, aveva disposto l’annullamento della condanna, rinviando il caso a un’altra sezione della Corte d’Appello di Napoli per un nuovo giudizio.
Oggi, al termine della discussione davanti alla Corte d’Appello, l’avvocato Leone è riuscito a dimostrare l’assenza di responsabilità penale delle imputate, richiamandosi anche ai principi espressi dalla Cassazione. La Corte ha così emesso una sentenza assolutoria, cancellando definitivamente la condanna inflitta in primo grado e confermata in Appello.