“Il Parco Mascagna riaprirà il prossimo 25 gennaio”. L’annuncio è dell’assessore Vincenzo Santagada, in una lettera alle associazioni. Il parco del Vomero Arenella è chiuso dal 7 settembre 2023. Il lungo stop è dovuto a ragioni di sicurezza, e ai programmati lavori di riqualificazione. Intervento però rivelatosi tormentato, con due ditte a passarsi il testimone dell’affidamento. In mezzo, anche l’abbattimento di 23 alberi, ritenuti malati dall’amministrazione. Da 15 mesi, intanto, si susseguono proteste. Ora l’assessore al Verde prova a chiudere l’intricata vicenda. Nel comunicare la data di riapertura, Santagada specifica che “il nuovo cronoprogramma tiene conto” di alcuni elementi. “Sia delle giornate da recuperare a causa delle allerte meteo registrate nelle scorse settimane – spiega l’assessore del comune di Napoli -, sia dei 30 giorni aggiuntivi previsti per la realizzazione delle lavorazioni incluse nel Progetto di Variante finalizzato a migliorare e ottimizzare gli interventi, con particolare attenzione al risanamento del patrimonio arboreo“.
Nella missiva, si anticipano tuttavia ulteriori tagli alle alberature. Lo scorso maggio infatti, sono state eseguite “26 valutazioni strumentali di stabilità da agronomi forestali incaricati”. A distanza di sei mesi, sono stati “condotti ulteriori approfondimenti”, in “ottemperanza alle prescrizioni emerse” dai test preliminari. Cioè “analisi strumentali di stabilità su 7 esemplari ed un’indagine aggiuntiva con prova di trazione su un Pino, i cui risultati sono stati depositati a inizio dicembre 2024”. L’obiettivo è garantire “sia la sicurezza sia il risanamento del patrimonio arboreo”. I risultati però “hanno evidenziato la necessità di sostituire 3 alberi (un Leccio, una Mimosa e un Pino) classificati in classe D (pericolosità estrema)“. Secondo Santagada, l’indicazione dei tecnici è stata perentoria: “Ogni intervento volto a ridurre il rischio si sarebbe rivelato insufficiente”. Quindi si approssimano altri abbattimenti nel parco. “In particolare, per il Pino – spiega la lettera -, l’indagine effettuata con il pulling test ha evidenziato che ad una velocità del vento di 97 km/h l’indice per il ribaltamento è tra 0,86 e 0,93, laddove l’indice di sicurezza è >= 1,5″. A detta del Comune “tali criticità possono generare un cedimento improvviso per sradicamento”.
Santagada segnala che “sono in fase di completamento gli interventi di recupero della fontana situata all’ingresso” del parco, su cui è impegnata l’Abc. In dirittura d’arrivo pure “il restauro dei locali di servizio”. Nella missiva non manca una doglianza. “Dispiace segnalare che – si legge – i lavori sono stati spesso ostacolati, e in alcuni casi deturpati, da numerosi atti vandalici che hanno danneggiato opere già riqualificate“. Tra queste, si elencano “le sedute, la pavimentazione del campo da basket e i rivestimenti dei locali di servizio”. Proprio i raid sono un tasto dolente. Nelle scorse settimane, sono stati al centro di polemiche. “Tuttavia – aggiunge l’assessore-, l’Amministrazione rimane fiduciosa che i lavori possano concludersi nei tempi previsti”. Con “l’auspicio che non vi siano ulteriori interruzioni legate a condizioni meteorologiche avverse né soprattutto a nuovi scellerati atti vandalici”.
In ogni caso, all’annucio è fredda la reazione della rete sociale No Box, che riunisce alcune delle associazioni avvertite. “È appena alle nostre spalle – afferma una nota – la scadenza non rispettata dei 100 giorni ma l’assessore non ha imparato la lezione”. Gli attivisti ricordano “la storia del Parco e della sua riqualificazione”, secondo loro “costellata di errori e ritardi”. E allora “sarebbe più saggio rimanere nel vago circa il giorno di riapertura”, ed “impegnarsi a far rispettare i tempi alla ditta aggiudicataria, verificando ogni giorno (come abbiamo fatto noi) che siano impegnati squadre di operai e strumenti ed apparecchiature adeguate”. Ad ogni buon conto, la rete auspica non ci siano passerelle alla riapertura.
“Il 25 gennaio – si avverte – noi saremo lì ma sarebbe opportuno che nessuno del Comune pensasse di venire a fare festa”.