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“La denuncia di FederLab rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme per la sanità campana. Togliere 15 milioni dal comparto della specialistica accreditata per destinarli alle case di cura private è un provvedimento che rischia di indebolire ulteriormente l’accesso alle cure per i cittadini, già gravato da liste d’attesa infinite e servizi insufficienti. Questa decisione mette in luce un problema di fondo: manca una strategia di riqualificazione del servizio sanitario regionale”. A dichiararlo è la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà, che torna a denunciare la gestione opaca e priva di programmazione delle risorse destinate alla sanità in Campania.

Da tempo chiedo trasparenza sull’utilizzo dei fondi pubblici – continua Muscarà – ma ricevo risposte vaghe e generiche: tutto viene inserito in un calderone unico senza che vi sia una chiara pianificazione. Si ignorano i settori che necessitano di investimenti prioritari, mentre si continuano a stanziare risorse senza un criterio chiaro. Questo non è solo inefficienza, è una visione miope e controproducente”.

La consigliera evidenzia come l’attuale situazione, denunciata anche da FederLab, penalizzi gravemente il comparto della specialistica ambulatoriale: laboratori di analisi, radiologia, cardiologia e altre branche fondamentali che già lavorano con budget provvisori e risorse sempre più ridotte. “Spostare risorse da questi settori per coprire i costi eccedenti delle case di cura private significa colpire un sistema già al limite, lasciando senza risposte migliaia di cittadini. È necessario cambiare rotta. La Regione Campania deve assumersi la responsabilità di adottare una pianificazione chiara e trasparente, capace di individuare le vere priorità della sanità pubblica. Non possiamo permettere che i cittadini campani paghino il prezzo di una gestione frammentaria e senza prospettive. Serve una strategia seria e condivisa per garantire il diritto alla salute” – conclude Muscarà.