A Scuola insieme per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del nostro territorio, come elemento portatore di valori storici e identitari. Il luogo per confrontarsi e discuterne è stata l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Aurigemma di Monteforte Irpino.
Ospiti di grande riguardo: l’Abate Ordinario di Montevergine padre Riccardo Luca Guariglia, la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Avellino la dott.ssa Fiorella Pagliuca, il vice questore Francesco Moretta, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Monteforte Michele Marcucci, la Comandante della Polizia Municipale di Monteforte Lucilla Landolfi.
In sala anche una delegazione di alunni delle due scuole Primarie che afferiscono all’I.C. Aurigemma e gli alunni del percorso musicale della scuola. A fare gli onori di casa la Dirigente Scolastica dell’I.C. Aurigemma, la prof.ssa Filomena Colella che ha fortemente voluto l’incontro di questa mattina, un momento educativo incentrato sull’importanza di coltivare la cultura della pace, anche attraverso la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale del territorio, così come recita l’art. 9 della nostra Costituzione. La Dirigente Colella ha brevemente percorso la storia dell’Abbazia di Montevergine, fondata nel 1126 da San Guglielmo da Vercelli, definendola un vero e proprio gioiello culturale, grazie anche ad una ricca biblioteca, una pregevole spezieria e dallo scorso aprile anche nella rete internazionale dell’Itinerario Europeo delle Farmacie Storiche e degli Orti Officinali.
La Provveditrice Pagliuca ha speso parole di elogio per l’iniziativa organizzata dalla scuola di Monteforte, apprezzando il fermento che la contraddistingue. Ha, inoltre, ringraziato il padre Abate per la sua sensibilità e vicinanza al mondo della scuola e ha speso parole di grande apprezzamento nei confronti dei ragazzi che tra canti e performance musicali, hanno allietato la mattina agli ospiti presenti in sala, a cominciare dai piccoli delle classi prime, seconde e terze del plesso Don Milani che hanno accolto gli ospiti con una performance sulle note di “Sento la gioia”.
E’ stato posto l’accento sul valore universale della musica, il cui linguaggio inclusivo, abbatte ogni forma di discriminazione e diventa strumento di accoglienza. In particolare, i giovani musicisti hanno eseguito dal Cantico delle Creature: “Fratello Sole e Sorella Luna; Pizzicato Polka di Strauss e Viva la Vida dei Coldplay. I flautisti in erba, invece, hanno suonato “Oggi a Betlemme”, “Last Christmas”. Una voce solista ha eseguito “Il mondo che vorrei” e un duo“ Canta ancora” di Arisa, mentre i bambini delle due classi terze del plesso Montessori, hanno eseguito il canto “I diritti dei bambini.” “Mi avete regalato una meravigliosa pagina di scuola – ha affermato la Dirigente dell’USP di Avellino – e me ne torno nel mio ufficio carica di emozioni, perchè ho constatato di persona che le eccellenze scolastiche esistono anche nella nostra provincia.”
Di rispetto ha parlato il vice questore Francesco Moretta che ha consigliato ai ragazzi di studiare sempre, ma soprattutto di far tesoro del principio fondamentale del rispetto, in quanto alla base di ogni rapporto interpersonale. La presenza delle Forze dell’Ordine all’evento dell’I.C. Aurigemma, testimonia ancora una volta la vicinanza alle iniziative educative promosse dalla scuola e allo stesso tempo incoraggia comportamenti di salvaguardia del patrimonio culturale comune.
Il Padre Abate Guariglia, invece, si è sottoposto ad una serie di domande da parte di alcuni alunni della Scuola Secondaria di I grado che, incuriositi, hanno chiesto dettagli sugli oggetti più antichi custoditi nell’Abbazia. Tra questi, sicuramente le pergamene, gli incunaboli, i manoscritti e i Codici, custoditi nella Biblioteca. Ed è proprio sul valore della custodia dei beni preziosi del nostro patrimonio artistico- culturale che l’Abate ha dato un monito ai ragazzi, e cioè quello di saperlo sempre custodire e a loro volta tramandarlo. Un altro alunno ha chiesto all’Abate:” A volte, vivere in una comunità non è facile; cosa ci consiglia partendo anche dalla sua esperienza, per fare della nostra comunità un luogo anche di crescita umana?” “Accettarsi – ha esordito dom Riccardo Luca – accogliersi, rispettare l’altro così com’è, con i suoi pregi e i suoi difetti. Questo è il segreto per portare la pace in una comunità, qualunque essa sia.”
La chiosa del dibattito è stata la domanda di uno studente della Scuola Secondaria di I grado che ha chiesto all’Abate:”L’importante patrimonio culturale rappresentato dalla comunità monastica benedettina, come può incentivare il dialogo della pace in una società sempre più multietnica?” Dom Riccardo Luca ha così risposto:” Dobbiamo essere costruttori di pace; voi ragazzi siete l’immagine della pace. La pace si conquista formandosi culturalmente, attraverso la conoscenza, l’esercizio dell’accoglienza e della condivisione, al di là dell’etnia.”