“La scelta di impedire ai sindaci dei piccoli comuni di candidarsi alle regionali è un colpo mortale alla politica e allo sviluppo delle aree interne della Campania.” è il commento di Carmine Agostinelli, consigliere provinciale e sindaco di San Bartolomeo in Galdo, alla decisione del governatore Vincenzo De Luca, sottolineando le gravi conseguenze per la rappresentanza democratica.
Il riferimento è alla riforma della Legge Elettorale in Campania, modificata con L.R. n.17 del 11 novembre 2024, che impedisce ai sindaci di tutti i comuni della Campania di potersi candidare alle prossime elezioni regionali.
Una riforma che con tutta probabilità è stata sicuramente “studiata a tavolino” dallo sceriffo salernitano, per mettere fuorigioco tutti i sindaci dalla prossima competizione elettorale. A patirne le conseguenze sicuramente le aree interne, quindi le province di Avellino e Benevento, dove togliendo la possibilità di candidatura ai sindaci, il Governatore De Luca sa bene che crea enormi difficoltà al Centrodestra che, negli anni, non ha potuto costruire una classe dirigente fuori dalle istituzioni.
In tal senso l’allarme lanciato da Carmine Agostinelli, sindaco di San Bartolomeo in Galdo e dirigente di Fratelli d’Italia: “I sindaci sono l’autentica espressione dei territori privarli della possibilità di rappresentare le istanze locali a livello regionale significa condannare i piccoli comuni a un’ulteriore emarginazione, già evidente in termini di attenzione e risorse. De Luca ha spezzato le gambe alla parte più sana della democrazia”.