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“Se qualcuno vi ha raccontato o continua a raccontarvi la storia di un’Irpinia che resta indietro, che è isolata, che non si è sviluppata, vi sta raccontando una storia sbagliata”.

Lo dice il Presidente di Confindustria Avellino Emilio De Vizia, ad apertura dell’evento celebrativo dei primi 80 dell’Associazione degli industriali che, per l’occasione, ha riunito ad Avellino un parterre dell’eccellenza, dal Presidente nazionale di Confindustria, Emanuele Orsini, al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca che, tra l’altro, non hanno perso occasione per stuzzicarsi, seppur a distanza ( LEGGI QUI)

“L’industria in Irpinia- dice ancora De Vizia- ha cominciato a svilupparsi sino a diventare una eccellenza prima ancora degli anni del terremoto del 1980. Ed infatti, non a caso, oggi celebriamo 80 anni dall’intuizione di quei piccoli 30 imprenditori che hanno reso possibile tutto questo.

L’industria oggi dà lavoro e pane a centinaia di famiglie, forma i giovani per farli restare a lavorare nella propria terra, come il caso dell’ITS. Chi raccolta una Irpinia diversa– ribadisce De Vizia- Non conosce la storia della nostra terra. Certo oggi affrontiamo la crisi dell’automotive e di qui lancio un appello a Regione e Governo presenti qui in sala nelle persone del Governatore e del Ministro dell’Interno, affinchè si cambi la rotta”.

E il Presidente Nazionale Orsini aggiunge: L”!’industria deve diventare il primo punto all’ordine del giorno dell’agenda europea”, ha affermato avvertendo che l’Europa è al bivio” e “deve compiere scelte coraggiose, anche cambiando senso di marcia rispetto ad alcune decisione della scorsa Commissione,

L’economia italiana è «in rallentamento» e l’industria «in crisi»: per il centro studi di Confindustria «non basta la discesa dei tassi». L’analisi mensile “flash” su congiuntura e previsioni degli economisti di via dell’Astronomia si pone la domanda: «Stagnazione o ripartenza?». Ed evidenzia punti critici e fattori positivi in un quadro di «elevata incertezza sul Pil italiano nel quarto trimestre, dopo lo stop nel terzo»: da un
lato «la fiducia è bassa, l’industria in crisi, l’export debole, l’eurozona fiacca»; dall’altro «al rialzo, il trend di crescita del turismo e dei servizi, il proseguimento del calo dei tassi, l’inflazione ridotta, l’attuazione del Pnrr”.

Quindi i premi alle aziende irpine che si sono distinte, tra l’altro “per aver creduto nel nostro territorio operando da anni con la propria azienda e contribuendo in modo significativo alla creazione del valore per la nostra comunità”

Si tratta di Gerardo Capaldo per l’omonima azienda, Antonio Matarazzo per Cosmopol , Antonio De Angelis, Armando ed Enzo De Matteis, Vincenzo De Vizia (papà del Presidente Confindustria Emilio), Oswland Zuegg, Claudio Sampietro, Carlo Aquilino ed infine Gianni Lettieri, già presidente di Confindustria Avellino.