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A Punto C, il format di Anteprima 24 sulla terza serie nazionale, è intervenuto il giornalista Nicola Binda, della Gazzetta dello Sport, uno dei massimi esperti della Serie C. “Nel raggruppamento meridionale – ha detto – non tutte le squadre partite per vincere sono davanti. C’è solo il Benevento, l’Avellino è quarto, il Catania è molto lontano così come il Foggia, il Crotone e il Trapani. E’ normale che in uno scenario del genere quelle piccole realtà che sanno fare calcio e hanno investito se la possono giocare. Negli ultimi anni questo girone ha sempre avuto una squadra dominatrice e poi non l’ha più presa nessuno. Adesso, con queste distanze così ridotte potrebbero esserci delle sorprese. Il prossimo turno è particolarmente indicativo perché c’è Benevento-Cerignola che è molto interessante come sfida. Se i pugliesi, che non hanno nulla da perdere, riusciranno a fare il blitz si possono aprire scenari interessanti. Per non parlare di Monopoli-Avellino”.

Binda, poi, ha posto l’accento sulla recente “Riforma Zola” approvata nei giorni scorsi con il chiaro obiettivo di valorizzare al massimo i settori giovanili delle compagini di terza serie: “Intorno alla ‘Riforma Zola’ – ha spiegato –  si è detto e scritto tanto. Non è una riforma sostanziale quanto piuttosto morale. Il calcio italiano è una filiera: i ragazzi crescono nei settori giovani e vanno nelle prime squadre attraverso dei processi di maturazione che non sono uguali per tutti. Di sicuro la Serie C vuole stabilire il suo ruolo importante e deve essere il punto di arrivo di quelli che giocano in Serie D. I propri vivai devono proporre dei talenti in C, anche perchè tanti club fanno giocare i giovani solo per avere i contributi sottovalutando la qualità. La Riforma Zola mira proprio a dare le risorse a quelle società che investono nelle strutture, negli staff e in generale nel settore giovanile. Tutto bellissimo ma la storia dice che in serie C le proprietà forti durano tanto mentre quelle vacillanti non durano più di tre-quattro anni. Il percorso voluto da Zola richiede anni. Il Benevento, non a caso, lo sta facendo da tempo e non da ieri come il Cesena. La speranza è che le società abbiano la forza di programmare almeno in 5 anni un percorso simile”. 

Ascolta l’intervento integrale del giornalista Nicola Binda nel corso di Punto C