“La nuova disposizione approvata è un passo, ma certamente non quello che serve. Avremmo avuto bisogno di una legge coraggiosa, una norma che tutelasse realmente gli abitanti dei Campi Flegrei, non soltanto una piccola parte di essi, come invece è stato fatto. Il ministro Musumeci è stato molto chiaro sul rischio nelle zone critiche, ma il governo si è limitato a un intervento minimo e inefficace.”
A dichiararlo è la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà, che critica duramente la recente legge approvata per la gestione del rischio nei Campi Flegrei.
“Da anni propongo una legge che giace nei cassetti del Consiglio regionale. Una legge che avrebbe potuto garantire sicurezza e prevenzione, ma che è stata ignorata fino a oggi. Ora, di fronte all’urgenza, si è preferito adottare una soluzione ‘di facciata’ anziché affrontare il problema con il coraggio necessario. È inaccettabile che questa nuova legge permetta addirittura demolizioni e ricostruzioni in zona rossa, una scelta che non solo non risolve i problemi, ma li aggrava ulteriormente”. Muscarà sottolinea come la fascia individuata dal governo per interventi di sostegno alle famiglie in difficoltà sia “troppo ristretta” per rappresentare una vera soluzione: “Si è persa l’occasione di varare una norma basata sui dati della Protezione Civile, che vietasse categoricamente nuove costruzioni in una zona rossa ad altissimo rischio. La densità abitativa è già insostenibile, e in caso di eventi sismici o bradisismici, un piano di evacuazione sarebbe del tutto inadeguato a garantire la sicurezza dei cittadini.”
La consigliera chiude con un appello: “Non possiamo permettere che il rischio per migliaia di famiglie venga affrontato con superficialità. La Regione Campania ha il dovere di legiferare in fretta e con decisione per la salvaguardia di tutti i suoi abitanti, mettendo finalmente al primo posto la prevenzione e la sicurezza”.