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Le operazioni di sgombero dei 36 alloggi occupati abusivamente nel Parco Verde di Caivano si sono concluse: lo rende noto il prefetto di Napoli, Michele di Bari.    
Allo stato, tutti gli alloggi sono liberi dalle persone e sigillati per evitare che vengano nuovamente occupati.    
L’intervento ha riguardato complessivamente 132 persone, appartenenti a nuclei familiari del tutto privi dei requisiti previsti per l’accesso all’Edilizia Residenziale Pubblica, sia per motivi reddituali, che per la sussistenza di elementi ostativi all’assegnazione di immobili Erp, come i pregiudizi penali.    
I restanti nuclei familiari, non interessati dalle operazioni, rientrano nel Programma Speciale per la riqualificazione del Parco Verde, approvato dalla Regione Campania con una delibera di Giunta, la n. 619/24, su proposta della Commissione Straordinaria. Questo programma prevede la messa in sicurezza di tutti i 750 immobili facenti parte del “Parco Verde” a cura del Commissario Straordinario per la riqualificazione del territorio del Comune di Caivano, presso i cui uffici i cittadini interessati, fin da oggi, possono ricevere assistenza.
 
Dopo gli sgomberi dei 36 alloggi occupati abusivamente al Parco Verde di Caivano, le strade del quartiere restano presidiate da centinaia di uomini delle forze dell’ordine.    
Davanti alla chiesa di San Paolo, di cui è parroco don Maurizio Patriciello, si sono radunate alcune decine di persone, per la maggior parte donne, che sono preoccupate per il loro futuro. Temono che dopo l’operazione di questa mattina vi saranno altri sfratti. “Ci devono dire dove andremo”, urlano. “Ci faranno fare la stessa fine degli abitanti delle Vele ai quali nessuno vuole dare le case in affitto”, aggiunge una donna.
 
C’è poca gente ad assistere alla messa vespertina che don Maurizio Patriciello sta celebrando questa sera nella chiesa di San Paolo, al Parco Verde di Caivano. Seduto però al primo banco c’è il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che è voluto tornare al parco Verde per essere vicino ai cittadini.    
Il prefetto prima di entrare in chiesa si è soffermato a parlare con i giornalisti ribadendo che il secondo step, dopo gli sgomberi di questa mattina, sarà l’avvio del piano speciale previsto dal governo che prevede la riqualificazione di circa 750 alloggi.    
All’esterno della chiesa, insieme ad una nutrita presenza delle forze dell’ordine, alcune decine di persone si sono riunite prima della messa per chiedere rassicurazioni.
 
Da questa mattina vedendo lo schieramento delle forze dell’ordine mi è venuta una tristezza immensa. I nodi vengono sempre al pettine e in questi anni i nodi sono rimasti al vento. Purtroppo, questo quartiere è nato col peccato originale e la pigrizia dei nostri amministratori ha fatto che si andasse sempre di male in peggio”. Lo ha detto il parroco del Parco Verde di Caivano, don Maurizio Patriciello, nell’omelia della messa vespertina.    
Il cuore del vostro parroco è lacerato“, ha proseguito, spiegando che “oggi è stata una giornata faticosa”.    
Il Signore ci aiuti – ha detto- e voglio dire grazie alle forze dell’ordine e al prefetto di Napoli che ci è sempre accanto. Quando abbiamo perseverato nel bene non sempre ci arrivano gli applausi”.
 
È stato previsto un “percorso sociale” per garantire assistenza alle persone che sono state sgomberate dagli alloggi del Parco Verde a Caivano. La Commissione straordinaria del Comune ha attivato 15 assistenti sociali, ma fino a tarda sera non è giunta alcuna richiesta. Lo ha fatto sapere il prefetto di Napoli, Michele di Bari, parlando con i giornalisti al termine della messa vespertina celebrata nella chiesa di San Paolo e presieduta da don Maurizio Patriciello.    
Al termine della messa due donne che appartengono ai nuclei familiari che sono stati sfrattati sono entrate in chiesa dicendo di essere disperate per la mancanza di soluzioni alloggiative.    
Il prefetto ha ribadito nuovamente la sua vicinanza a don Patriciello “che da sempre difende i diritti di tutti coloro che hanno diritti”.