Il Tribunale di Benevento ha disposto la scarcerazione immediata di Vincenzo Avella, 60 anni, fermato lo scorso 26 novembre a Montesarchio con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. La decisione arriva dopo l’udienza di convalida tenutasi oggi, durante la quale il giudice ha ritenuto insufficienti le prove per applicare una misura cautelare a carico dell’indagato.
Secondo il rapporto delle forze dell’ordine, Avella era stato individuato nei pressi della sua abitazione durante un’operazione di controllo condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Montesarchio. Durante il fermo, l’uomo avrebbe spontaneamente consegnato circa 40 grammi di hashish, suddivisi in 11 involucri. La quantità trovata è stata ritenuta dalla Procura inizialmente sospetta, portando all’accusa di detenzione finalizzata allo spaccio. Durante il fermo, tuttavia, non sono stati rinvenuti elementi che provassero un’attività di cessione a terzi. Inoltre, non è stato trovato denaro o altro materiale che potesse avvalorare l’ipotesi di un traffico di sostanze. La difesa, avvocato Mario Cecere, ha sostenuto con forza la natura personale della detenzione, evidenziando come Avella fosse disoccupato e solito condividere l’uso delle sostanze con un altro individuo presente sul posto.
Il giudice Loredana Camerlengo, dopo aver analizzato i fatti e le argomentazioni presentate durante l’udienza, ha ritenuto improbabile che la sostanza fosse destinata allo spaccio. Nella sua ordinanza si sottolinea come “non sussistano elementi concreti che dimostrino un’attività di cessione“, aggiungendo che la quantità, pur non trascurabile, non è di per sé sufficiente a configurare il reato di spaccio senza ulteriori riscontri. La mancanza di prove certe ha portato al rigetto della richiesta di applicazione della misura cautelare da parte della Procura. Il giudice ha quindi ordinato la liberazione immediata dell’indagato, disponendo che, in assenza di ulteriori accuse, non vi fossero motivi per trattenerlo.