Sponsorizzare lo Stadio Maradona, ma ovviamente senza cambiargli nome. È il senso di una proposta di delibera di indirizzo, firmata dal consigliere Gennaro Esposito di Azione. L’idea nasce da un’esigenza: trovare fondi per la manutenzione e la riqualificazione dell’impianto di Fuorigrotta. Una struttura, come noto, sempre di proprietà del Comune di Napoli. “Sebbene – spiega il documento – molti interventi siano stati effettuati-, come la riqualificazione della pista di Atletica grazie ai fondi delle Universiadi del 2019 e il miglioramento dei servizi igienici, è necessario garantire una manutenzione continua delle parti dello Stadio più utilizzate”. Cioè i servizi igienici, le panchine, gli accessi “e quant’altro”, scrive Esposito. Ciò per evitare “un progressivo deterioramento che porterebbe a interventi d’urgenza gravosi per le casse comunali”.
La proposta sottolinea l’importanza della pista di atletica, messa a rischio dalle ipotesi di restyling dello stadio, in vista degli Europei di calcio 2032. Il consigliere di maggioranza ne rilancia la centralità: “Oltre a rappresentare un’opportunità per gli sportivi napoletani, può consentire l’organizzazione di eventi e manifestazioni sportive di rilevanza nazionale e internazionale”. Un modello alternativo di Stadio Maradona, insomma, come spazio multifunzionale per tutti gli sport. Ma anche per questo servono fondi per la manutenzione. In Italia e in Europa, sono numerosi i casi di impianti sponsorizzati. Anche quelli pubblici. Il Dall’Ara di Bologna, ad esempio. Nel capoluogo felsineo, la ristrutturazione prevede un accordo di partnership pubblico-privato fino al 2027.
Secondo Esposito, al Maradona si potrebbe associare il nome dello sponsor a determinate aree interne ed esterne. “Garantendo così nuove entrate economiche – precisa il consigliere – senza alterare la denominazione intitolata al più grande calciatore al mondo”. Se approvata dal consiglio comunale, la delibera impegnerebbe la giunta “a sollecitare proposte per la sponsorizzazione delle aree interne ed esterne dello Stadio“, associando “eventualmente la denominazione dello sponsor a specifiche aree o iniziative”. L’amministrazione dovrebbe anche stilare un piano di “manutenzione continua”, includendo “le parti dello stadio più utilizzate” e la pista di atletica. Garantendo la “fruizione costante e funzionale sia per i tifosi sia per gli sportivi napoletani”, e favorendo inoltre l’organizzazione di manifestazioni sportive di livello internazionale. Chissà cosa ne penserà il Napoli di De Laurentiis.