Una variante nel programma per la Federico Torre: un prefabbricato al posto del cemento armato. Questa l’ipotesi di soluzione che l’assessore comunale ai lavori pubblici Mario Pasquariello durante l’odierno ‘Question time’ a Palazzo Mosti ha illustrato con l’intento di recuperare il terreno perduto nel corso di questi mesi nel progetto di abbattimento e ricostruzione dell’Istituto Comprensivo della zona alta della città. La nuova prospettiva per una vicenda che ha fatto scorrere fiumi di inchiostro e scatenato durissime polemiche politiche sia dentro che fuori la sede istituzionale di governo della Città è emersa a seguito di una interrogazione all’Amministrazione presentata dal Consigliere comunale del Gruppo Misto Francesco Farese inerente il progetto di demolizione e ricostruzione della Federico Torre, ma illustrata in Aula dal consigliere Angelo Moretti di Civico 22, il quale ha voluto anche sottolineare come l’amministrazione non abbia mai chiarito la questione cruciale di un asserito aumento volumetrico dell’istituto stesso all’atto della ricostruzione. Rispondendo all’interrogazione, l’assessore Pasquariello ha introdotto il tema di una possibile variante al programma ricostruttivo focalizzato proprio su una possibile variante progettuale che si sostanzia su un prefabbricato. Pasquariello l’ha così motivata: “La variante serve sostanzialmente per migliorare il progetto in alcuni punti, ma soprattutto per recuperare i tempi, e più precisamente i quasi tre mesi di ritardo accumulato sul cronoprogramma approvato. I dettagli ancora non li conosco, perchè questa variante ancora non è stata completamente elaborata e dunque nemmeno presentata. Non stiamo peggio delle altre città: contiamo di rispettare il cronoprogramma del Pnrr”.
L’assessore Pasquariello, peraltro, stuzzicato dalla Stampa, ha anche illustrato la posizione dell’Amministrazione circa un altro edificio scolastico, ovvero la Scuola Elementare ex Ponticelli, dove al momento, dopo una lunga serie di vicissitudini, al posto dei bambini e delle bambine, si vede invece solo un cittadino che vi risiede. Per l’assessore l’idea sarebbe quella dell’abbattimento e della ricostruzione dell’immobile: ma ovviamente tutto questo può essere avviato solo dopo aver pensato ad individuare una alternativa abitativa per chi al momento ci vive: “Quella struttura va messa in sicurezza e dunque va chiusa. L’assessore Attilio Cappa e l’assessore Carmen Coppola sono al lavoro per cercare di liberarla al più presto aiutando la persona per una sistemazione più adeguata. E’ una struttura che va chiusa e non è utilizzabile per altri scopi, perché non può essere nemmeno ammodernata. Per me andrebbe abbattuta e ricostruita”.
Un altro argomento caldo in questa seduta del Question time è stato il Puc. L’argomento è stato discusso con una salva di bordate dell’assessore comunale all’Urbanistica Molly Chiusolo nei confronti del Pd sulle sulle spese sostenute dall’Amministrazione comunale quando alla sua guida c’era appunto il centrosinistra con l’allora sindaco Fausto Pepe: “Chi ci ha preceduto ha speso nettamente di più e male”. La discussione è stata avviata sul Puc con l ‘interrogazione a firma del consigliere di maggioranza Antonio Picariello, che ha così spiegato i motivi della sua iniziativa istituzionale: “Un partito metteva in discussione incarichi conferiti ai professionisti. Ho interrogato l’assessore per le spese folli cui faceva riferimento il Pd senza dire però quello che hanno speso loro”.
L’assessore Chiusolo ha quindi spiegato che si è dato avvio agli atti propedeutici alla formazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale con ampio confronto dialettico pubblico. “Abbiamo assistito a forme di livore populistico anche con manifesti con l’idea che fossimo dediti alle spese pazze e sollecitare forme di sfiducia nell’amministrazione. Nonostante il passare del tempo questa amministrazione è stata più accorta nelle spese rispetto a quelle del Pd. Non abbiamo effettuato incarichi a pioggia. Chi ci ha preceduto ha speso nettamente di più e male. Avremmo potuto e dovuto organizzare tre giorni di pubblico dibattito. Se non lo abbiamo fatto per lo stile del sindaco e per non alimentare l’odio sociale. Il Pd ha speso il triplo di quanto abbiamo speso noi”. Soddisfatto Picariello: “E’ partita l’operazione trasparenza. La minoranza non ha verificato ciò che ha fatto e chi ha governato prima per dieci anni. Hanno dato incarichi esterni in dispregio della della legge. Differenza enorme tra il puc che uscirà a breve e quello di prima dove c’era una allegra gestione”
Si è quindi passata all’interrogazione a firma della consigliera Rosetta De Stasio sui lampioni dei giardini Piccinato. La consigliera di “Prima Benevento” ha lamentato peraltro come la pubblica illuminazione in città sia insoddisfacente e carente ed ha fatto gli esempi di via dei Longobardi, lungo le Mura longobarde e a viale dei Rettori. Poi ha concluso attaccando: “A piazza Risorgimento non è stato fatto nemmeno un buco per il programma sbandierato ed annunciato. E’ da un mese che è stata chiusa la piazza con una staccionata ma non è stato fatto nulla”. L’assessore Pasquariello ha replicato affermando che non è assolutamente vero che esista un problema di illuminazione pubblica in Città” abbiamo sostituti quasi 3mila pali della pubblica illuminazione”.