Un ticket d’accesso per il Centro Storico di Napoli, destinato ai turisti. Lo prevede un ordine del giorno di Gennaro Esposito, consigliere comunale di maggioranza per Azione. La proposta verrà depositata domani, e ha il sostegno di diverse associazioni. L’iniziativa ha il dichiarato scopo di contrastare l’overtourism, il fenomeno del sovraffollamento turistico nell’area Unesco. Zona dove il complesso di beni storici, artistici e culturali ha “valore inestimabile”, ed è riconosciuto come “patrimonio dell’umanità”. L’odg vuole impegnare la giunta comunale a “valutare, in linea con gli strumenti normativi esistenti”, l’introduzione di un biglietto d’ingresso. Il sistema sarebbe “progressivo e modulabile in base ai periodi di maggiore affluenza”. Dovrebbe utilizzare una piattaforma digitale, per la gestione delle prenotazioni e dei pagamenti. In tal modo, si consentirebbe l’applicazione “di eventuali esclusioni ed esenzioni per residenti, studenti, lavoratori e altre categorie vulnerabili”.
I proventi sarebbero destinati al miglioramento dei servizi pubblici, alla manutenzione del patrimonio artistico e monumentale, ed alla promozione di iniziative per un turismo più consapevole e sostenibile. Si richiede anche un monitoraggio continuo dei flussi turistici, per adattare eventuali misure correttive. Andrebbe inoltre sensibilizzata l’opinione pubblica “sull’importanza di tali interventi per il futuro della città, coinvolgendo tutte le parti interessate, inclusi i rappresentanti delle attività economiche e turistiche”. L’ordine del giorno indica le fonti normative nel decreto legislativo 446/1997 (Istituzione dell’imposta regionale sulle attività produttive) e nel Testo unico enti locali. Il modello è Venezia, dove c’è già un progetto sperimentale. Come in Laguna, il ticket servirebbe a “regolare i flussi turistici e garantire una coesistenza equilibrata tra le esigenze dei residenti e quelle dei visitatori”.
Tantissimi cittadini, ormai, invocano una regolamentazione del boom turistico. E questa sarebbe una prima risposta. L’obiettivo è infatti duplice, e non per forza configura una contraddizione. Garantire la fruizione del Centro Storico ai turisti, “attratti dalle sue bellezze ma spesso incapaci” di goderne appieno. Questo “a causa dell’eccessiva congestione e dell’insufficienza di infrastrutture adeguate”. Ma ci sono da tutelare anche i residenti, vittime di “gravi disagi”. Chi abita al Centro Antico vede “ridotta” la propria “qualità della vita”. Basti pensare all’aumento “dell’inquinamento atmosferico e acustico, dovuto al traffico paralizzato nelle vie di accesso al centro storico”. A Napoli l’idea del ticket è stata lanciata, la prima volta, alla conferenza internazionale Unesco dell’anno scorso. “Era stata recepita con grande interesse e molto favore da tutti i rappresentanti presenti” ricorda Antonio Pariante, presidente del Comitato civico Portosalvo. “Abbiamo proposto l’istituzione di un ticket d’ingresso nel centro storico di Napoli sul modello di Venezia – spiega Pariante – in vista della prossima grande ondata di turisti prevista a Napoli per il Giubileo e l’Anniversario della città che richiameranno circa 5/7 milioni di visitatori. Una proposta accolta e condivisa dal consigliere Gennaro Esposito, che non ha esitato a farne subito un Odg”. Secondo il Comitato Portosalvo, “porterebbe immediati benefici economici per le casse comunali e costituirebbe un ricco tesoretto da spendere per il miglioramento dei servizi turistici e la vivibilità dei residenti”. La discussione può partire.