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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dell’Asd Academy Pesco Sannita:

Il Fuoco della Cività: ennesima vetrina triste di un calcio che ha perso un’altra occasione

Pesco Sannita, Domenica 05 Maggio 2024, semifinale Play-Off del campionato provinciale di Terza Categoria. A giocare, nel pomeriggio di in una tipica giornata primaverile, sono Asd Academy Pesco Sannita, squadra di casa, contro Asd Farnetum. Il sole accompagna in campo le due squadre, il direttore di gara e 23 bambini del settore giovanile della squadra di casa, con una cornice di circa 300/400 persone venute ad assistere e tifare per la propria squadra, un’immagine romantica che ci fa riconciliare con lo sport, quello sano. Un’immagine da cartolina che, tuttavia, anche stavolta è destinata ad essere rovinata, macchiata, stracciata senza alcun rispetto.

Al momento dell’ingresso in campo, infatti, dal settore destinato alla tifoseria ospite, venivano lanciati sul campo sintetico del comunale di Pesco Sannita torce luminose ed incandescenti che, al contatto con il materiale plastico di cui è costituito il terreno di gioco, producevano dei piccoli focolai dai quali rischiando di scatenare un vero e proprio incendio.

Tali focolai, spenti a fatica dai componenti della panchina di casa, hanno lasciato segni importanti sul manto di gioco, danni che una piccola società, che è alla continua ricerca di fonti di sostentamento, dovrà far riparare, probabilmente, a proprie spese. La recinzione dell’impianto è stata divelta in diversi punti. Uno dei pali di supporto, in particolare, reca gli evidenti segni lasciati da chi, credendola una scala, ha provato ripetutamente a salire per tentare di raggiungere, fortunatamente invano, il terreno di gioco.

Forse si è portati a pensare che non sia successo niente di diverso da quello che, purtroppo, spesso capita nei vari campi della provincia soprattutto in questa tipologia di partite. Tuttavia, la società ospitante sente la necessità di non far passare tutto nel dimenticatoio, sente il dovere di denunciare chi, con le proprie azioni, ha recato un danno serio ed importate all’impianto sportivo. Da anni in Italia si sognano campi senza recinzioni e la possibilità di assistere alle partite a pochi metri dai propri calciatori ma, se questi sono i presupposti sui campi di provincia, ebbene il sogno è destinato a rimanere tale.

Viviamo in un mondo in cui fare sport e portare avanti una società sportiva in piccoli centri come quelli dei territori interni, isolati dalle grandi città e quindi dai grandi bacini di utenza, risulta anno dopo anno più problematico e complicato.

Garantire, dal più piccolo dei bambini del settore giovanile al più longevo dei calciatori della prima squadra, un impianto sportivo adeguato a praticare sano sport, a facilitare la socializzazione e a crescere insieme è arte sempre meno semplice. È frustrante che bastino pochi facinorosi che, a dispetto di qualsivoglia norma sociale, regola civile e semplice educazione, si permettono di rovinare, gravemente, un impianto a servizio della collettività.

Certo, fare il tifo è passione e, come sappiamo, la passione non sempre ci rende lucidissimi ma, nemmeno la passione dovrebbe prescindere dall’EDUCAZIONE e dal RISPETTO verso gli altri.

A fronte dei fatti sopra esposti, l’Asd Academy Pesco Sannita si riserva di intraprendere tutte le azioni disponibili per salvaguardare la propria posizione e i beni che l’amministrazione comunale ha messo a sua disposizione con l’affidamento dell’impianto, nella speranza che si proceda a tutte le misure necessarie all’individuazione dei responsabili, anche grazie all’impianto di video sorveglianza.
Sarebbe potuta essere una bella vetrina per il calcio dilettantistico sannita, si è trasformata ancora una volta in una vetrina per i maleducati”. 

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