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Un esposto sulla gestione dell’acqua in città sarà presentato al Ministero dell’Economia al Prefetto e alla Corte dei Conti. L’opposizione consiliare a Palazzo Mosti  annuncia battaglia circa la futura gestione del servizio idrico ritenendo fuori norma le politiche della maggioranza, ma mettendo sulla graticola anche il Collegio dei Revisori dei Conti.

E’ da oltre un anno che si battaglia per la gestione del servizio, ma negli ultimi mesi, anche dopo una autorevole pronuncia della Corte dei Conti e della stessa Regione, la situazione è diventata incandescente. L’8 aprile scorso la maggioranza a guida di Clemente Mastella tirò dritto nonostante il parere espresso dalla Regione Campania e le prese di posizioni formali in alcuni comuni sanniti che avevano ritirato l’adesione a ragione dell’attuale statuto costitutivo di una nuova società di gestione misti pubblico-privato, la Sannio Acque srl. Di fatto il Comune confermò il proprio precedente orientamento. L’opposizione, tuttavia, ha accusato che mentre si discuteva di questo, il Collegio dei Revisori inviava un nuovo parere sempre negativo ma che non veniva acquisito agli atti del Consiglio comunale. Bassezza istituzionale, sciatteria e incompetenza amministrativa: sono le accuse della minoranza che attacca gli avversari. Di conseguenza, l’opposizione questa mattina ha dunque annunciato nuove battaglie. A prendere per primo la parola è sato il consigliere di Città Aperta Luigi Diego Perifano che ha ricordato come la delibera inziale fu fatta votare in fretta e furia perchè c’era lo spettro del Commissariamento: “Da ottobre del 2022 non si è cavato un ragno dal buco. In 18 mesi il problema non è stato risolto. L’organismo addetto al controllo ha grandi responsabilità e tutto questo ha rallentato la procedura idrica per il territorio”.

Giovanna Megna di Civico 22 ha quindi affermato come si sia trattato di una gestione superficiale e amministrativa: “Ci accusarono di fare politica strumentale, ma le delibere in molti comuni sanniti sul servizio idrico a gestione pubblico-privato furono fatte a pezzi. La gestione dell’acqua ‘fa acqua da tutte le parti’. Delibere portate in Consiglio con gravissime irregolarità. La gestione fino ad oggi è stata scandalosa, hanno gestito una risorsa cosi importante  per l’umanità come si gestisse il patrocinio della sagra della porchetta”.

Il Consigliere del Gruppo Misto Francesco Farese ha attaccato: “Questa non è una ludoteca ma un’istituzione. Noi consiglieri siamo stati presi in giro. Si è voluto fare il gioco delle tre carte, con la strategia dello struzzo, è stato un colpo basso istituzionale”. Il consigliere ha poi aggiunto: “Denunciamo quanto avvenuto perchè abbiamo scoperto che proprio mentre stavamo discutendo dell’annullamento della delibera, il Collegio dei Revisori protocollava un nuovo parere con cui invitava l’ente a non dare seguito all’adesione a Sannio acque. Pretendiamo rispetto, qualcuno voleva insabbiare questo parere. Riteniamo grave questi atteggiamento nè il primo cittadino nè il presidente del Consiglio Comunale hanno ritenuto importante avvisare i consiglieri comunali”.

Farese ha concluso: “Volevano agirare l’ostacolo. La parte politica si è decisa di nascondere. Riteniamo sia un errore politico e uno sgarbo amministrativo”.

La capogruppo del Pd Floriana Fioretti ha accusato l’amministrazione Mastella che cosi facendo ha fatto perdere fondi Pnrr sulle condutture: “Sono rimasti al palo. Hanno perso fondi che potevano benissimo essere utilizzato per nuove condutture idriche che è ormai noto nel nostro territorio sono vetuste”.