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“Sarò il candidato sindaco della città, e non del campo largo fine a se stesso”. Così Antonio Gengaro alla presentazione ufficiale della coalizione, tenuta questo pomeriggio al Viva Hotel. Al fianco del candidato del campo largo hanno risposto alla chiamata Francesco Boccia, Piero De Luca, l’irpino Toni Ricciardi, il consigliere Maurizio Petracca, il presidente della provincia Rizieri Buonopane. E non solo. Anche la  la capolista alle europee per il Sud Lucia Annunziata.

Sinistra Italiana rappresentata dal senatore Beppe De Cristofaro, per Europa Verde il deputato Francesco Emilio Borrelli, per i Movimento 5 stelle Michele Gubitosa e l’ex sindaco Vincenzo Ciampi. In prima fila anche l’avvocato Benny De Maio, prima scelta del campo largo a inizio anno prima della rinuncia per motivi di salute. In platea anche i candidati alle europee Sandro Ruotolo, Francesco Todisco, Pd, e Alessandra Mariano, Avs.

“Per ora non vedo gli avversari – prosegue – Siamo in campo per dare risposte ai problemi della città di Avellino. Innanzitutto un’emergenza sociale micidiale per le fasce più deboli che hanno bisogni con limiti. Nel Piano di Zona sociale, i servizi sociali del Comune di Avellino che non esistono quasi più, persone anziane, bambini, donne da seguire, da seguire, la questione dei migranti e dell’integrazione aperta. Quindi ci sono problemi aperti da far tremare le vene e polsi e quindi siamo in campo per dare risposte”.

E su terremoto giudiziario al Comune di Avellino: “Questa sarà certamente una campagna elettorale anomala per quello che è accaduto. Al netto della presunzione di innocenza su quella che potrebbe essere la responsabilità politica di quanto viene fuori. Ma questi fatti dal punto di vista umano non possono che dispiacere. La responsabilità politica sta nelle questioni aperte della città di Avellino. Dalla piscina chiusa da un appalto alla dogana che è stato ripetuto non so quante volte c’era un bellissimo progetto proprio del Comune si è rinunciato a quello si è inseguito l’archistar e la dogana che è uno dei simboli della nostra città, uno dei monumenti più antichi e ancora e ancora lì questioni annose, irrisolte.

E poi i tanti lavori, anche realizzati, ma che sono il frutto di programmazioni che vengono da Di Nunno, Galasso, Foti e Ciampi. Poi arriva l’ultimo che passa, taglia un nastro, c’è un lavoro, c’è una continuità amministrativa che vale per tutti. Anche noi porteremo avanti cose che ha fatto questa Amministrazione che concluderemo quindi. Diciamo i miei nemici i miei avversari sono i problemi aperti della città una città che si è isolata che non ha dialogato più con la Regione col Governo che non ha creato occasioni di lavoro per i giovani, che non ha puntato su alcune sue grandi potenzialità.

Ma penso al settore cultura, il teatro Gesualdo e l’Eliseo, aperti solo per degli eventi spot dove dovrebbero essere luoghi con luci sempre accese, dove i giovani imparano i mestieri del teatro, i mestieri del cinema eh, discutono del futuro della nostra comunità. Questi luoghi debbono essere anche la fucina in senso lato di una nuova classe dirigente perché è giusto che questa eh città venga affidata a nuove generazioni io sono una sorta di incidente della storia in questo momento di grande crisi anche morale della nostra città eh si è ritenuto di pensare a me perché dietro di me eh c’è una esperienza c’è una visione politica della città perché io sono un politico nel senso più nobile del termine, cioè uno che si occupa della polis, della propria città.

L’Avellino di Gengaro parte  “Da un Avellino più verde  Ci sono quattro grandi parchi da realizzare quello del Fenestrelle che già in itinere c’è stata una iniziativa dei Verdi, c’è un’iniziativa comune di Monteforte, Avellino Mercogliano Atripalda. Questo è una delle filiere il dialogo con i comuni contermini, con L’area vasta che è l’area vasta del Fenestrelle e del sabato. E allora in quel caso possiamo anche ragionare di una città che tende a 100.000 abitanti, che mette servizi in comune, parcheggi di interscambio, un sistema integrato di trasporti, il nodo cruciale della ferrovia”.

“Noi abbiamo bisogno di un treno veloce per Salerno e per Benevento per collegarci con le università, per far sì che i nostri giovani in 10 minuti possano arrivare a Fisciano. Io non pretendo di andare a Bruxelles da Avellino, ma almeno a Fisciano e all’Università del Sannio i nostri giovani hanno il diritto di arrivarci – conclude – Ad Avellino c’è una destra storica diciamo che che proviene dal M.S.I. che anche diciamo in qualche modo rispettabile però. Ad Avellino c’è una storia aperta di dei cattolici democratici il meglio della tradizione che io incarno del cattolicesimo democratico in politica che si apre a sinistra con le forze progressiste che dialoga. Negli anni ’70 ci fu un grande dialogo tra la città con Aurigemma sindaco e la sinistra del professore Federico Biondi e degli intellettuali.

Oggi io riprendo quelle tradizioni, le amplio nel senso che credo ci sia con me anche il meglio della gioventù. Impegnati in politica e nel sociale penso all’esperienza di di AP e degli altri amici tutti insieme uniti ovviamente su programmi senza litigare con nessuno. Noi cercheremo di dare delle risposte ai problemi della città di creare un futuro per la nostra comunità di guardare di guardare avanti – conclude –  Su di me c’è un peso enorme, ma credo di avere spalle ben allenate per poter sopportare questo peso”.